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conservatori irriverenti fondatori del "Riformatorio!"

Dalla Rivoluzione francese a De Gaulle, passando per Garibaldi, la parola Repubblica ha significato per milioni di europei la Libertà, il Diritto e la Giustizia.

Mentre in altre nazioni questo sentimento repubblicano è condiviso trasversalmente, in Italia esso è accostato sempre ad una visione più limitata e spesso di sinistra.

Ma è la destra che deve opporre concretamente la Repubblica nella democrazia alle repubbliche popolari di sinistra che come unico scopo hanno quello di portare più sofferenza e meno libertà.

È la destra che deve riformare e rafforzare le istituzioni repubblicane, sottrarre alla sinistra l’egemonia culturale e politica sul tema ed educare le future generazioni al significato della Repubblica inteso come senso comune di appartenenza ad un insieme di valori. 

Le riforme compiute a tempo, invece di indebolire l autorità, la rafforzano

Cavour

Si dice che l’Italia sia in ritardo sulle riforme, la verità è che rischia di essere già troppo tardi.

La nostra classe dirigente rinnega per sua natura qualsivoglia azione decisiva, chiara, che modifichi realmente il nostro stato e lo rilanci per le sfide del prossimo secolo. L’essenza trasformista, nemica degli sconvolgimenti, stringe l’Italia in una morsa dalla quale non riesce più ad uscire.